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Why Pentecost or Corpus day are not always celebrated the same day of the year?

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There are a lot of festivities while the year, and usually all of them are the same day each year (which makes it easier to be remembered) but there are some of them that change every year. Why?

One of them is Carnival, but not only, even Lent, Easter, Pentecost, Ascension and Corpus day are celebrated different days every year.

To understand why, we have to know that all these festivities are Catholic.
Maybe you like or not the Catholic religion or maybe you don’t like any kind of religion, but I have learnt that to know why things are done in some way, we have to understand the local traditions and the religion is maybe the most important one. So, when we travel, it’s important we learn basic thinks of the local religion, whatever is the religion that they follow or have followed. In my country we have a deeply Catholic tradition, but it’s the same when we travel to a country where they follow Buddhist; Muslim; Jewish or other kind of religion.

So we were saying that Carnival, Lent, Easter, Pentecost, Ascension and Corpus day are related. All of them turn around Holy Sunday, when Christians remember the Resurrection of Jesus. I would say, this and Nativity are the most important days for a Catholic.
Well, to choose which of the 52 / 53 Sundays of the year will be Holy Sunday, it’s always the first Sunday after the first full moon of spring. As you know spring starts on March 20th or 21st and is the season where everything revive.
Once we know which one is Holly Sunday, it’s easy. As we said the rest of the dates turn around Holly Sunday. So:

  • Easter is the week before that Sunday.
  • Lent is the 40 days before Easter, which is the time that Christians remember that Jesus spent 40 days in the dessert before to arrive to Jerusalem.
  • And before the 40 days of Lent we have Carnival, which is the week of excess, when everything is allowed (to eat, parties…) considering that after it there are 40 days of sacrifice. The week of Carnival starts on Thursday and finishes on Wednesday.
  • Pentecost is celebrated 50 days after Holy Sunday
  • finally Corpus day is 10 days after Pentecost, so 60 days after Holy Sunday.

So, next time, when you complain about the dates of Easter to prepare your trip, blame to the moon!

Carnaval a Barcellona e la Catalogna

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Truita de botifarra d'Ou

Per Carnevale, a Catalunya (Catalogna) mangiamo “botifarra” di uovo (come una salsiccia) e torta di ciccioli. Puoi il mercoledì, quando il Re dal Carnevale muore per tanta festa e gli eccessi alimentari, se legge il suo testaménto e si mangiano sardine. Dopo di che inizia le Quaresima, dove la religione cristiana dice di fare astinenza fino Domenica di Pasqua.

La festa di Carnevale ha la sua origine nelle feste pagane. Si passeggiava per la città una nave sopra un carro “carrus navalis”. Invece, il nome dal re Carnestoltes viene dal latino e vuole dire “carne proibite”, e nel secolo XVII era ripresentato per un personaggio fatto di pantaloni e camicie vecchie che alla fine del Carnevale andava al fuoco.

Tutti conosciamo i carnevali famosi nel Mondo: Rio di Janeiro (Brasile); Venezia, Isole Canarie. Ma non tutti sano che nel secolo XVII, uno dei carnevali più famosi nell’Europa era il di Barcellona.

Nella Spagna il Carnevale fu proibito pel dittatore Franco, ma oggi si celebra in tutta la Spagna. A Barcellona la Gran Comparsa della città passa il sabato per il Parallelo. Ci sono tanti paesini a Catalunya dove sono importanti le feste di carnevale, ma a me, quello che mi è rimasto di più è il “Ballo della Dona” di Platja d’Aro (un paese di Girona), dove la notte dal giovedì, i uomini vanno eleganti ma senza costume, e le donne vanno con celia_cruzun costume elegante ma che li copre la faccia (come quelli da Venezia). Quella sera la dona prende l’iniziativa e toglie a ballare un uomo dietro un altro in ogni canzone. Per non essere riconosciuta, non parla, solamente dice si o no colla testa alle domande dal uomo e a dirittura tra le amiche si cambiano oggetti personali. Gli uomini diventano matti per sapere chi gli ha scelto per ballare, e tante volte finisce la canzone senza saperlo.

Godetevi il Carnevale che come diceva la cubana Celia Cruz…. ¡La vida es un carnaval! (vi lascio la canzone)

Per certo, come sono le vostre feste di Carnevale nelle vostre località?

Carnaval 2014

International museum day – 2018

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Remember. This Saturday is the International museum day and there are several museums which open day and night. Besides there are a lot of shows inside of these (concerts, workshops, performance…). From 19.00 to 01.00 It’s possible to visit these for free.

Schedule of the museums

Enjoy it!!!

Padiglione Mies Van der Rohe

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Ieri ho avuto un gruppo di studenti italiani. Una parte di loro studiano Liceo Scientifico per diventare architetti e volevano vedere certi lavori di architetti attuali nella città.

Quando eravamo a Montjuïc ne ho approfittato per fargli vedere il Padiglione Mies Van der Rohe.

I ragazzi erano ben preparati e subito m’hanno detto che Ludwig Mies Van der Rohe era stato un architetto germanico che apparteneva alla nuova Scuola Bauhaus. Lui è stato il precursore da l’architettura Moderna.

Io ho aggiunto che queste padiglione è stato costruito per l’Esposizione Internazionale che è stata celebrata a Montjuïc il 1929, ed era il padiglione che ripresentava la Germania. Purtroppo il padiglione è stato smontato dopo l’Esposizione e nel 1986 fu ricostruito di nuovo. Mies Van der Rohe non solo aveva disegnato il Padiglione per questa Esposizione, ma anche la Poltrona Barcellona che si trova sposta, molto di moda adesso.

Ai ragazzi gli ha piaciuto il padiglione, ma sono sicuro che quello che ricorderanno di più è che qui si è registrato lo spot pubblicitario dalla nuova Alfa Giulietta (2011) – sono studenti, ma anche ragazzi.

Ho lasciato il mio indirizzo ai ragazzi, spero avere notizie sue presto.

Monument Francesc Macià

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Passeggiando per Barcellona forza vi siete fermati davanti queste strano monumento a Piazza Catalogna. A me mi piace tanto. E dedicato al Presidente de la Generalità Catalana Francesc Macià 1859-1933.

I catalani l’apprezzavano tanto, lo chiamavano L’Avi, il Nono. Quando lui muore, un giorno di Natale dal 1933, i cittadini salgono in strada in una grande processione di lutto per lui.

Il 14 d’Aprile dal 1931 proclama “la Repubblica Catalana dentro della Federazione di Repubbliche Iberiche”

Questo monumento non è l’unico dedicato a lui, ma mi piace specialmente, perché lo scultore Josep Maria Subirach (lo steso della facciata della Passione della Sagrada Familia), disegna una scala con i gradini dal rovescio, ripresentando cosi una frase da Macià che diceva come è da difficile ogni nuovo passo che fai in politica.

“Caga Tió” e i Tre Re Magi a Catalogna

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In tanti paesi, diversi personaggi per Natale portano regali ai bambini e adulti. A Catalogna ne avviamo due.

Il 24 dicembre si fa il “Caga Tió”. Il Tió e un tronco che prima dal Natale appare nei soggiorni delle case. I piccoli da casa li danno da mangiare frutta oggi giorno e il 24 al pomeriggio, dopo cantare canzone di natale davanti il Presepio, picchiano il Tió al tempo che cantano una canzone chiedendo a lui che “defechi” caramelle, neules (un dolce tipico di Natale), torrone e qualche piccolo regalo.

 

Invece il gran giorno di festa e regali e l’Epifania, il 6 gennaio. Si commemora quando i tre Rei Magi d’Oriente sono andati a vedere a Gesù per adorarlo e offrirli oro, incenso e mirra. Giorni prima i bambini scrivono la Lettera ai Tre Rei Magi, chiedendoli i suoi desideri e portandola agli aiutanti dai Re. In più questi giorni i piccoli si trovano per costruire i Lanterne di Natale per uscire poi alla strada e fare la “Crida als Reis” (illuminano la Via ai Re e cantano canzone populari). Il 5 Gennaio al pomeriggio, tutti i bambini e genitori assistono alla Cavalcata dei Re Magi (processione), per vedere come arrivano, si passeggiano per la città e regalano caramelle i Re d’Oriente (Vi lascio il video da l’anno scorso).

L’Epifania è un giorno per trovarsi cogli estimati e si mangia il “Tortell de Reis” (rotolo contorto dei re), che ha due figure nascoste: chi riceva il Re avrà il diritto da tenersi la corona che c’è nel mezzo. Chi riceve la fava, paga la torta.

 

Mi spieghi qualche dettaglio dal tuo Natale?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fontana Màgica di Montjuïc a Barcellona

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La Fontana Magica di Montjuïc o semplicemente la Fontana di Montjuïc fu costruita il 1929 in motivo della celebrazione dell’Esposizione Internazionale che ebbe loco all’ingresso da Montjuïc per Piazza Spagna (ai dintorni della fontana).

La disegna l’architetto e ingegnere Carles Boïgas, che era figlio di Gaietà Boïgas, quello che il 1888 disegna l’estata di Colombo (alla finne della Rambla), ma in quel caso in motivo di un’altra Esposizione che se celebra a Barcellona il 1888 chiamata la Esposizione Universale.
Carles Boïgas ci pensa anche alle 4 cascate di acqua che ci sono dietro e all’illuminazione dal Palazzo Nazionale (dietro la Fontana, sopra la colina). Il consumo elettrico è tale, che il giorno dalle prove cade la rete elettrica all’Hospitalet, la città vicina a Barcellona, non molto lontano dalle fontane.

Tutt’ora, oggi, lo spettacolo continua, e gratuito per chiunque vuole andare, ma, giusto pel consumo elettrico, di solito, soltanto se offre di sera, da mercoledì a domenica e per feste speciale come la Merce, patrona di Barcellona, o per Natale e Capo d’anno. Cambia l’orario secondo la stazione dall’anno e le ore di luce dal giorno.
Recentemente se ha dovuto rimodellare tutto il sistema, e adeso per computer si controlla la coreografia di luci, acqua e musica per fare lo spettacolo ancora più interessante.

Negli ultimi anni, per Capo d’anno è diventato di moda andare a celebrare l’entrata dal Nuovo Anno alla fontana Magica di Montjuïc.

Non dimenticare di portare i 12 chicchi d’uva!

 

La Barcellona elegante

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Secondo le notizie, uno di ogni quattro euro che i turisti spendono a Barcellona, lo fanno in Passeig de Gràcia.

Passeig de Gràcia è stato la strada scelta per la Borghesia Catalana per vivere una volta si buttarono a terra le mure della città, a metà dal secolo XIX. Da quel momento, sostituendo le Rambla, diventerà la Via più elegante di Barcellona, Un esempio di questo è la Boutique Santa Eulalia, già presente nel Pla della Boqueria (Le Rambla) nel 1843, e che il 1941 decide aprire un nuovo negozio in Passeig de Gràcia. Adesso, in questa Via,  non manca nessuno degli importanti: Chanel, Gucci, Louis Vuitton, Armani, Loewe, Hermès…  addirittura, in breve, aprirà Appel.

In più, nella città ci sono una gran quantità di nuovi hotel di lusso. E una azienda russa vuole trasformare il Port Vell (porto sportivo nel centro dei Barcellona) in un porto di lusso per attirare grandi yacht e fortune.

 

La città, senza nessun dubbio, è cambiando. Alcuni credono che per bene, altri che stiamo perdendo la nostra essenza.

 

 

L’architetto Enric Sagnier e Barcellona

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Enric Sagnier i Villavecchia era stato un architetto molto ben relazionato colla borghesia e la Chiesa, cosa che ha fatto che sia l’architetto con più palazzi a Barcellona (più da 300), tutto e che avvia altre costruzioni fuori città. Lui utilizzava lo stilo eclettico (mescolare diversi stili nello steso palazzo), il neoclassico e in altre epoche si avvicina al modernismo. L’ispirazione, secondo suggeriva la Renaixença Catalana, la trova nell’architettura dal medioevo (romanico e gotico), epoca di splendore dalla Catalogna Medievale.

Si siete stato a Barcellona, sicuramente avete visto tante delle sue opere: il Tempio Espiatorio dal Sagrato Cuore (la basilica dal Tibidabo), costruita per i Salesiani di San Giovani Bosco; la Nova Dogana da Barcellona; il Palazzo da Giustizia; il Palazzo dalla banca di risparmio la Caixa a Via Laietana; le Case Pons a Piazza Catalogna con Passeggiata de Gràcia e proprio al davanti il mitico e sparito Hotel Colon (foto); la Casa del banchiere Manuel Arnús “El Pinar” e la Banca Arnús a Piazza Catalogna colle Rambla…

Ci sono tanti altri palazzi, ma dovuto alla sua relazione colla Chiesa e i politici conservatori fu sotto valutato per gli Novecentisti, lasciandolo nell’oblio. Fortunatamente, adesso istituzione private e pubbliche ci offrono esposizioni per conoscerlo un può meglio.

La fabbrica Anís del Mono – Badalona

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L’unica fabbrica che esiste dal liquore Anice dal Mono si trova a Badalona. È un gioiello modernista di 1870 e, non solamente si può visitare, ma ogni anno produce più di 4 milioni di litri di queste liquore ben conosciuto nel Mondo.

La fabbrica fu creata per i fratelli José e Vicente Bosch, quando decidono associarsi e trasferire qui la produzione di diversi distillati che da 1865 José faceva in un locale nel centro di Badalona.

El liquore che avrà successo sarà “l’Anisato Raffinato Vicente Bosch” che in realtà è il nome dal prodotto, ma che la popolazione di Badalona conosceva meglio come “l’anice dalla scimmia (mono in spagnolo)”, perché Vicente Bosch aveva una scimmia nel cortile dalla fabbrica, animale esotico nell’epoca. Era cosi l’abitudine da chiamare al liquore da questa maniera, che la scimmia finisce nel disegno della etichetta, ma con la testa da Darwin, perché il 1859 colla sua opera “l’Origine delle Specie”, aveva idee cosi assurde come che il uomo veniva dalla scimmia.

Il pittore catalano Ramon Casa fu l’artista di tanti cartelli pubblicitari dall’epoca, collo stile proprio: il Liberty, qua conosciuto come Modernisme. Tra i diversi cartelli pinta quelli di Anis del Mono (foto), Cacaolat o Codorniu.

Oggi, tutto e che la fabbrica appartane al Gruppo Osborne, si produce il liquore dalla stesa maniera artigianale e, addirittura, da quest’anno si produce qui gli “Aromes da Montserrat” (un liquore che i monaci benedettini della abbadia di Montserrat producevano).

 

Per visitarla

 

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