Per Carnevale, a Catalunya (Catalogna) mangiamo “botifarra” di uovo (come una salsiccia) e torta di ciccioli. Puoi il mercoledì, quando il Re dal Carnevale muore per tanta festa e gli eccessi alimentari, se legge il suo testaménto e si mangiano sardine. Dopo di che inizia le Quaresima, dove la religione cristiana dice di fare astinenza fino Domenica di Pasqua.
La festa di Carnevale ha la sua origine nelle feste pagane. Si passeggiava per la città una nave sopra un carro “carrus navalis”. Invece, il nome dal re Carnestoltes viene dal latino e vuole dire “carne proibite”, e nel secolo XVII era ripresentato per un personaggio fatto di pantaloni e camicie vecchie che alla fine del Carnevale andava al fuoco.
Tutti conosciamo i carnevali famosi nel Mondo: Rio di Janeiro (Brasile); Venezia, Isole Canarie. Ma non tutti sano che nel secolo XVII, uno dei carnevali più famosi nell’Europa era il di Barcellona.
Nella Spagna il Carnevale fu proibito pel dittatore Franco, ma oggi si celebra in tutta la Spagna. A Barcellona la Gran Comparsa della città passa il sabato per il Parallelo. Ci sono tanti paesini a Catalunya dove sono importanti le feste di carnevale, ma a me, quello che mi è rimasto di più è il “Ballo della Dona” di Platja d’Aro (un paese di Girona), dove la notte dal giovedì, i uomini vanno eleganti ma senza costume, e le donne vanno con un costume elegante ma che li copre la faccia (come quelli da Venezia). Quella sera la dona prende l’iniziativa e toglie a ballare un uomo dietro un altro in ogni canzone. Per non essere riconosciuta, non parla, solamente dice si o no colla testa alle domande dal uomo e a dirittura tra le amiche si cambiano oggetti personali. Gli uomini diventano matti per sapere chi gli ha scelto per ballare, e tante volte finisce la canzone senza saperlo.
Godetevi il Carnevale che come diceva la cubana Celia Cruz…. ¡La vida es un carnaval! (vi lascio la canzone)